Cos’è l’Open Access
L’Open Access è l’accesso libero e immediato ai risultati della ricerca e si basa sul principio che i risultati delle ricerche ottenuti da finanziamenti pubblici devono essere disponibili a tutti. I vantaggi sono molteplici per chi fa ricerca:
- la conoscenza viene veicolata più rapidamente con enorme beneficio di tutta la società;
- le pubblicazioni hanno maggiore visibilità che si traduce potenzialmente in maggiori citazioni, maggiore riconoscimento delle competenze, maggiori possibilità di collaborazioni;
- il processo di ricerca è più trasparente;
- enormi altri vantaggi sono riconosciuti per autori, enti di ricerca, finanziatori, editori e piccole e medie imprese come ad esempio la possibilità di nuove misure di valutazione dell’impatto del singolo articolo (misurazione di downloads, uso negli academic social networks…), possibilità di nuove forme innovative di peer review aperta nelle riviste, possibilità di associare i dati grezzi che sostengono il lavoro di ricerca per assicurare trasparenza e riproducibilità riducendo forme di condotta scorretta e successive ritrattazioni. Ma anche la possibilità di introdurre nuove tecniche come il data-mining e il text-mining che offrono servizi a valore aggiunto sui testi. Gli investitori hanno inoltre la possibilità di un maggiore ritorno sugli investimenti grazie alla massima disseminazione dei risultati della ricerca oltre ad una maggiore trasparenza sull’utilizzo dei fondi.
E' importante ricordare che l’accesso aperto trae le sue origini dalla necessità di creare un dibattito libero, aperto, gratuito e di facile accesso: solo dal confronto, da una conversazione polifonica, possono nascere nuove idee, che si tratti di un periodo di “scienza normale” o di “rivoluzione scientifica", come sosteneva T. Khun nella sua opera La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962).
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