L'Unione Europea e la cultura dell'Open Science

L’accesso aperto risponde alla necessità di garantire la libera circolazione alle informazioni scientifiche, in particolar modo ai dati, consentendo di proseguire nella ricerca lavorando su quanto è già stato dimostrato, incoraggiando la collaborazione tra ricercatori ed evitando la duplicazione delle ricerche. Viene agevolato il passaggio dalla ricerca in laboratorio all’innovazione in processi e prodotti, coinvolgendo i cittadini e gli utilizzatori finali.

Da tempo la Commissione Europea ha scelto in modo deciso di appoggiare e diffondere la cultura dell’Open Science: una scelta sempre più rilevante e permeante le politiche europee della ricerca, che si è concretizzata legando i finanziamenti per i programmi della ricerca e dell’innovazione alla necessità di apertura e libero accesso della ricerca e dei suoi dati.

Infatti, a partire dal Settimo Programma Quadro (FP7: 2007-2013) è stato inserito un  Progetto Pilota che prevedeva che i ricercatori delle aree disciplinari di Energia, Ambiente, Salute, ICT, Infrastrutture di ricerca, Scienza e società, Scienze Socio-economiche e Umanistiche depositassero in archivi disciplinari o istituzionali gli articoli che documentavano i risultati delle ricerche finanziate col programma, rendendoli così disponibili in open access entro 6 o 12 mesi dalla prima pubblicazione.

Successivamente, con il Programma Horizon 2020 (2014-2020) l’Open Access è divenuto la modalità standard di disseminazione dei risultati delle ricerche finanziate, essendo previsto come obbligatorio per tutti i progetti e non più solo per quelli afferenti ad alcune aree disciplinari. Sono stati esclusi da tale obbligo solo i progetti destinati allo sfruttamento economico o alla commercializzazione (come i brevetti). Per la prima volta è stato richiesto come opzionale anche il deposito dei dati della ricerca, i quali però da ora in poi saranno gestiti in modo sistematico secondo un piano gestionale preciso, il Data Management Plan (DPM), che disciplina tutti gli aspetti dalla raccolta alla conservazione, dalla descrizione alla disseminazione dei dati e metadati della ricerca secondo i cosiddetti “Principi FAIR”, consentendone la tracciabilità, disponibilità, autenticità, citabilità e una conservazione appropriata. Attualmente, nel nuovo Programma Horizon Europe (2021-2026), l'Unione Europea ha maggiormente accelerato il processo chiedendo ai ricercatori il deposito e la disseminazione dei dati utilizzati per le pubblicazioni scientifiche sui risultati delle ricerche finanziate.

Dal punto di vista infrastrutturale, la Comunità Europea ha sviluppato diversi strumenti a supporto dei ricercatori e della comunità in generale, sempre finalizzati alla maggiore diffusione dei risultati della ricerca come:

OpenAIRE, il portale della ricerca europea, che è l’infrastruttura digitale che raccoglie, censisce e dissemina i risultati delle ricerche finanziate in ambito europeo. OpenAIRE è la fonte primaria dalla quale attingere tutte le informazioni in proposito ma fornisce anche strumenti per i ricercatori come ad esempio il tool per il calcolo dei costi e l’applicazione open source per l’anonimizzazione dei dati.

European Open Science Cloud, il cloud che si appoggia su un'infrastruttura di dati europea, grazie alla quale si potrà disporre di reti a banda larga, di strutture di archiviazione su vasta scala e di capacità di supercalcolo necessarie per accedere facilmente ai grandi set di dati archiviati nel cloud e per elaborarli. L'infrastruttura permetterà all'Europa di competere a livello mondiale nel campo del calcolo ad alte prestazioni (HPC), in linea con le sue potenzialità in termini economici e di conoscenze. Gli utenti a cui si rivolge, inizialmente i ricercatori della comunità scientifica (europea e dei partner internazionali), con il tempo saranno allargati al settore pubblico e all'industria.

Open Research Europe, la piattaforma ad accesso aperto per la pubblicazione di ricerche derivanti dai finanziamenti Europei. Il suo scopo è quello di facilitare i ricercatori beneficiari di finanziamento al rispetto dei termini di accesso aperto offrendo loro un luogo di pubblicazione per la rapida condivisione dei risultati e approfondimenti facilitando la discussione costruttiva.

Per approfondire: