Licenze e Copyright

Copyright

Il copyright è  una delle varie forme di proprietà intellettuale. La proprietà del copyright conferisce al titolare il diritto esclusivo di utilizzare l'opera, con qualche eccezione. Quando una persona crea un'opera originale, fissata in un mezzo tangibile, ne possiede automaticamente il copyright.

Nella maggioranza dei casi, solo il titolare del copyright può indicare se qualcun altro è autorizzato a utilizzare la sua opera.

Infatti, un'opera protetta da copyright può essere utilizzata senza violare il copyright del titolare se ciò avviene nell'ambito del fair use oppure se si riceve l'autorizzazione a utilizzare i contenuti di qualcun altro.

Il fair use è una dottrina legale che sancisce la possibilità di riutilizzare, in determinate circostanze, del materiale protetto da copyright senza necessità di autorizzazioni da parte del titolare del copyright.

Occorre analizzare caso per caso se si tratta di fair use, tenendo in considerazione quattro fattori:

  • il fine e la natura dell'utilizzo;
  • la natura dell'opera protetta da copyright;
  • la quantità e l'importanza della parte di materiale protetto da copyright utilizzata;
  • l'effetto sul mercato potenziale o sul valore dell'opera protetta da copyright.

La frase che connota la proprietà del copyright è “tutti i diritti riservati”; questa frase veniva aggiunta a indicare che tutti i diritti economici erano di proprietà di colui che ne deteneva il diritto d’autore anche a monito per azioni legali contro eventuali violazioni.

Nella maggior parte dei paesi le leggi sul diritto d'autore non richiedono più questa dicitura, ciò nonostante la frase viene comunque riportata.

Per la Legge Italiana sul Diritto d’Autore (L.633/1941) i diritti di sfruttamento economico sono fra di loro indipendenti (art. 19): «I diritti esclusivi previsti dagli articoli precedenti sono fra loro indipendenti. L’esercizio di uno di essi non esclude l’esercizio esclusivo di ciascuno degli altri diritti».

Questo significa che non è necessario cedere tutti i diritti agli editori delle riviste nelle quali si pubblica in esclusiva per poter essere pubblicati. La cessione del copyright è solo una opzione, esistono diversi strumenti utilizzabili oltre a questo: 

  • License to Publish è una licenza, proposta direttamente dall'autore all'editore, con cui l'autore conserva la titolarità dei diritti sulla propria opera e si limita a concederne all'editore l'utilizzo in via non esclusiva o in via esclusiva per limitate finalità relativamente alla pubblicazione della stessa. Il punto di vista viene totalmente capovolto:  è infatti l'autore a mantenere tutti i diritti e a concederne alcuni all'editore. Sono parecchi gli editori che ormai prevedono una License to publish al posto del copyright transfer agreement.
  • Gli Addenda sono clausole da aggiungere ai contratti standard spesso obbligatoriamente proposti dagli editori; sono utilizzati spesso quando si pubblica con finanziatori che hanno posto clausole di pubblicazione in Open Access. L’Addendum al contratto di edizione è una delle possibilità che l’autore ha di riservare per sé e per la propria istituzione una parte dei diritti di sfruttamento economico. Dal punto di vista tecnico l’Addendum è uno schema contrattuale che mira a modificare il contratto di edizione nel contenuto, riservando all’autore alcuni diritti che gli permettono di riutilizzare la propria opera (ad esempio depositarla nell’archivio istituzionale). Sarebbe bene non cedere i propri diritti agli editori con licenze esclusive; qualora lo si sia già fatto, si possono appunto utilizzare gli Addenda da proporre all'editore anche in un secondo momento rispetto alla stipula del contratto standard.
  • Le Licenze Creative Commons, con cui l’autore decide quali diritti vuole mantenere e cosa può fare chi entra in possesso della pubblicazione. Queste licenze infatti offrono diverse articolazioni dei diritti dell'autore che desidera condividere le proprie opere secondo il modello "alcuni diritti riservati". La combinazione di queste possibilità offerte all'autore genera le sei licenze Creative Commons (CC), disponibili anche in versione italiana.

Attenzione, è importante ricordare che:

soprattutto per quanto riguarda la situazione italiana, non sempre gli autori sottoscrivono un contratto. In assenza di contratto scritto vale quanto stabilito dalla legge 633/1941 all'art. 42:

"L'autore dell'articolo o altra opera che sia stato riprodotto in un'opera collettiva ha diritto di riprodurlo in estratti separati o raccolti in volume, purché indichi l'opera collettiva dalla quale è tratto e la data di pubblicazione. Trattandosi di articoli apparsi in riviste o giornali, l'autore, salvo patto contrario, ha altresì il diritto di riprodurli in altre riviste o giornali."

Un autore che non ha sottoscritto alcun contratto può dunque depositare il proprio lavoro in un archivio istituzionale, previe le menzioni d'uso.